Altro che europeismo, Macron rilancia lo sciovinismo francese con buona pace dell’Italia
01 giugno 2017
Nemmeno il tempo di digerire tutta la prosopopea europeista e ultraliberale di Macron che il tipico sciovinismo francese torna alla ribalta, con un dietrofront repentino su Stx France per mandare all’aria gli accordi presi pochissimo tempo fa. E dire che i francesi non dovrebbero temere particolari invasioni di sovranità: di ingerenze e di espansioni aziendali dovrebbero saperne qualcosa, la lista di aziende italiane finite in mano transalpina negli ultimi anni è lunga. Le garanzie alle quali Macron fa riferimento per spiegare il motivo di questo dietrofront sono ampiamente assicurate da Fincantieri e allora le vere ragioni forse sono da cercare altrove. Dopo il tentativo di scalata a Mediaset di Vivendi dicevamo che manca una simmetria nei rapporti economici e aziendali tra Italia e Francia: Macron, con atteggiamento sciovinista e anti europeista, ce lo ha confermato subito”.
Telecom, Parmalat, Bulgari, Edison, Bnl e Cariparma, il tentativo di scalata a Mediaset: l’intraprendenza francese nel panorama aziendale italiano è cosa ben nota ed è per questo che stupiscono tutte queste preoccupazioni che spingono ora il liberalissimo ed europeistissimo Macron a far saltare il banco su Stx-Fincantieri-Fondazione Cr Trieste, con un dietrofront che presenta una piuttosto palese chiave anti italiana.
Macron, annunciando il dietrofront sull’accordo Stx-Fincantieri di poche settimane fa, afferma di averne già discusso con il Presidente del Consiglio Italiano Gentiloni, così come il Ministro dello Sviluppo Economico Calenda ha detto che non è il caso di fare polemiche perché si troveranno soluzioni comuni e condivise sulla base dell’intesa raggiunta poche settimane fa su quella che viene definita una grande operazione industriale europea. In attesa di sapere il pensiero di Gentiloni, auspichiamo che le convinzioni del Ministro Calenda siano fondate. Sicuramente si tratta di una grande operazione industriale europea, ma il cambio di rotta di Macron mette tutto in discussione: Gentiloni, Calenda e il governo difendano gli interessi italiani.